Calendario Novembre 2026
GLI SGUARDI DI ALBINO
Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2025, 14:42
Battista Nicoli: memoria, tradizione e orgoglio della Valle del Lujo
Battista Nicoli, pensionato di Casale di Albino, nella Valle del Lujo è considerato il testimone più autorevole della cultura castanicola, patrimonio che custodisce e tramanda da decenni.
Dopo gli anni da muratore nei cantieri dei Cantoni Zurigo e Aargau, a 35 anni rientra in valle e inizia a lavorare agli Ospedali Riuniti di Bergamo come manutentore ed autista. A 53 anni va in pensione e da allora dedica tutto il tempo alla sua terra, alla natura e ai boschi che conosce come nessun altro.
Chi desidera informarsi su varietà, lavorazioni o tradizioni legate alle castagne, inevitabilmente arriva a lui: Battista è il riferimento assoluto, perché, come ama ricordare, le castagne non sono tutte uguali. Ogni tipo ha una sua vocazione particolare: alcune perfette da essiccare, altre ideali per la farina, altre ancora ottime da gustare fresche. Varietà come la ostana, la rossera, la careana, la doaola o la balestrera (per citarne alcune) sono parte viva della sua quotidianità e della sua memoria.
Ascoltandolo si entra in un universo fatto di profumi, sapori e tradizioni antiche, che raccontano un tempo in cui le castagne erano la base dell’alimentazione montana. La sua esperienza, coltivata in decenni di osservazione appassionata, lo ha reso una vera autorità quando si parla di raccolta, assiccazione, conservazione e trasformazione del frutto.
Il suo carisma lo ha consacrato negli anni protagonista delle feste locali: in ottobre era l’indiscusso “borolèr”, il maestro delle caldarroste, mentre a febbraio diventava l’unico e inimitabile “biligotèr”, l’artigiano dei celebri biligocc ora anche prodotto De.c.o. insieme ai Moroncelli e Gnocchi ripieni, che lo hanno reso famoso in tutta la valle e non solo.
Battista è anche socio storico del Museo Etnografico Valle del Lujo della frutta e risorse del bosco, una vera eccellenza del territorio. Il museo custodisce 28 antiche varietà di mele e pere, ormai quasi introvabili e una raccolta di castagne provenienti da tutto il mondo. Qui i visitatori possono scoprire un essiccatoio funzionante, vedere gli attrezzi che per generazioni hanno accompagnato i lavori nei castagneti e comprendere il valore culturale di questi alberi, un tempo chiamati “i granai della montagna”.
Chi percorre il Sentiero del Castagno sa bene che non è raro incontrare Battista nel suo “casello”, una piccola struttura in pietra che sembra essere stata collocata lì apposta, lungo un tragitto che unisce simbolicamente la storia del territorio con la vita di chi lo abita.
Il sentiero termina nel Parco del Castagno, un’area comunale curata con grande attenzione, dove in ogni stagione si può vivere il bosco in modo autentico.
In autunno, quando i ricci si aprono e le foglie si tingono di mille colori, il parco diventa un luogo di incontro per famiglie e visitatori che vengono a raccogliere le castagne in valle, spesso accompagnati dai soci dell’Associazione.
Sono loro a custodire i segreti e i tesori di questa terra, condividendoli con generosità e passione.
Ogni anno molte scuole, anche da fuori provincia, chiedono di visitare il parco e di incontrare chi mantiene vive queste tradizioni. Il Gruppo Culturale “Amici di Casale” organizza volentieri laboratori, passeggiate guidate ed esperienze didattiche, perché qui, più che altrove, è la natura stessa a parlare e insegnare.
Per chi desidera scoprire di più, conoscere iniziative, progetti e opportunità, il sito ufficiale della valle offre molte informazioni e immagini: www.valledellujo.it.